I vestiti che ami vivono a lungo

Le nostre scelte parlano di noi. Scopri il primo libro di Orsola de Castro: I Vestiti che Ami vivono a lungo

La tua passione è legata all’universo dei lavori manuali e dalla voglia di sviluppare le tue capacità personali per dimostrare a te, ancor prima che agli altri, il valore della creazione in un oggetto? Di qualunque passione si tratti, ferri da maglia (knitting), uncinetto (crochet), ricamo (embroidering) o cucito (sewing), questo legame tra la creatività ed il desiderio di realizzare e personalizzare capi e accessori, renderà ancora più naturale prendersene poi cura.

Da qui, ad avere maggior attenzione ai temi dell’etica sociale, ambientale e all’importanza delle scelte che possiamo fare ogni giorno consapevoli del contributo che vogliamo apportare nella società, il passo è breve.

Da alcuni anni, in modo particolare in paesi come il Regno Unito, si è sviluppata una sensibilità sui temi della sostenibilità dell’industria della moda (fashion system) con molte iniziative di sensibilizzazione e di formazione.

Tra le esponenti più significative troviamo Kate Fletcher designer - ricercatrice inglese presso il College of Fashion che ha firmato oltre una cinquantina di pubblicazioni specializzate. Tra queste: Moda, design e sostenibilità, edito da Postmedia nel 2018.

Ma c’è anche chi come Orsola de Castro, paladina della moda sostenibile, leader riconosciuta a livello internazionale con una carriera iniziata nel 1997 nel mondo dell’upcycling, cioè il riciclo che valorizza l’usato, nel 2006 è stata co-fondatrice dell’iniziativa “Estethica del British Fashion Council” all’interno della London Fashion Week. Nel 2013, fonda Fashion Revolution, un movimento di attivismo nella moda, un movimento globale per un futuro più etico diffuso in più di novanta paesi.

Orsola è relatrice, mentore e Visiting Fellow presso il Central Saint Martins alla London University of the Arts.
I Vestiti che ami vivono a lungo, è il suo primo libro con un sottotitolo che recita: riparare, riadattare e reindossare i tuoi abiti è una scelta rivoluzionaria.




Prendersi cura di un capo di abbigliamento o di un accessorio inizia dall’essere consapevoli di dove, come e nel rispetto di quali valori è stato realizzato.

Questa scelta consapevole si rinnova e si ripete quotidianamente con l’acquisto, l'uso, la cura e l’attenzione che gli riserviamo, affinché con il tempo possa acquistare il valore della nostra storia.
Orsola De Castro oggi è una delle icone del movimento che chiede all’industria della moda di farsi più etica e sostenibile.
«E pensare che è nato tutto da un maglione bucato». Proprio così: era ancora giovanissima quando un negoziante vide un golf di cashmere che lei stessa aveva riparato con applicazioni all’uncinetto e gliene ordinò 6 identici. Come in una favola, in pochi mesi, le sue creazioni arrivano ovunque e nel 1997 crea From Somewhere (tutto arriva da qualche parte, tutto ha un’origine), un’etichetta moda che propone vestiti realizzati con tecniche sartoriali utilizzando scarti dei grandi marchi.

Orsola de Castro e il suo partner dal 1997 combattono contro lo spreco nella moda utilizzando per le loro collezioni i tessuti rimanenti trovati nei magazzini di tutto il mondo, tessuti avanzati e spesso si tratta anche di tessuti preziosi come la seta e il cashmere.

Ne ”I vestiti che ami vivono a lungo", ci parla di moda, di estetica, di taglia-e-cuci, del piacere di vestirci costruendo una nostra identità. Ma il suo è anche un libro scritto da una donna che per decenni ha operato nel fashion system, che da dentro ne ha potuto conoscere la volatilità, le contraddizioni, gli sprechi, addirittura i crimini, e che ha deciso di lavorare per trasformarlo radicalmente. E la sua forza sta nel farci capire che la vera politica incomincia da scelte individuali, da gesti quotidiani che appartengono al nostro vissuto collettivo, come prendere in mano un ago e un filo per riparare qualcosa che altrimenti siamo costretti a buttare.